Il poster è quello della formazione in campo per Bologna-Roma del 4 gennaio 1976 finita, ahinoi, 2 a 1.
Ci rileggiamo Lunedì.
IN COPERTINA: Non vorremmo che qualcuno fraintendesse il nostro titolo di prima pagina. Vogliamo soltanto incitare sportivamente le due società romane (ci perdonino i tifosi giallorossi, ma la Lazio è direttamente coinvolta in una domenica nera per le società capitoline) facessero sentire la loro voce in alto loco. Il presidente Anzalone ha assicurato che farà le sue rimostranze nella sede adatta. Speriamo che giornate come quella di domenica 11 gennaio non debbano più ripetersi nella storia dello sport calcistico. Sette giorni dopo aver sopportato civilmente, dando grande segno di maturità, le sviste arbitrali del signor Pieri a Bologna, i tifosi romanisti si sono visti colpiti nell’amor proprio quando il signor Agnolin ha deciso per l’involontarietà dei falli in tutte e quattro le azioni dubbie della partita. “Se le azioni erano controverse, perché giudicare sempre in favore di una stessa squadra?” Questo era quanto il pubblico si chiedeva all’uscita dello stadio. La situazione si è aggravata con il precipitoso lancio di lacrimogeni da parte della polizia. Lo stesso presidente romanista ha dichiarato il suo parere negativo in merito a questa azione di forza, assolutamente inadatta alla situazione. Vogliamo dunque che Roma e Lazio (danneggiata a Torino dall’arbitro Reggiani) facciano sentire la loro voce affinché la gente possa andare allo stadio senza il timore di incappare in un clima di guerriglia urbana. È questo quanto vogliamo dire con il titolo, speriamo che non ci si fraintenda.