Archivi categoria: Giallorossi

Le pubblicazioni dei numeri regolari della rivista Giallorossi

Giallorossi n. 31 – 20 marzo 1974

Aria di magia nel Giallorossi n. 31 – 20 marzo 1974 in linea oggi, infatti nelle pagine 6 e 7 la redazione profetizza (indovinando) due proposte di acquisto (o ritorno, nel secondo caso) per la squadra.

Bellissimo poster in acrobazia di Alberto Batistoni.

A pagina 21 la pubblicità al film: Come eravamo.

IN COPERTINA: È proprio “Provvidenza”. Non il Thomas Milian che “spopola” sugli schermi, ma Nils Liedholm, il popolare e signorile “barone” svedese che Giovanni Arpino, proprio su questa rivista, definì “un marziano a Roma”. Liedholm non si professa mago ma i risultati ottenuti hanno del fantastico. Tre vittorie a seguire, otto punti sinora conquistati nel girone di ritorno, giocatori lanciati o ricostruiti. È proprio così: Anzalone ha Provvidenza. Se lo tenga stretto più a lungo che può.

Giallorossi n. 30 – 20 febbraio 1974

Anche in questo Giallorossi n. 30 – 20 febbraio 1974, ampio spazio ai Roma Club e alle squadre giovanili. Questa politica è sempre stata perseguita dal primo, all’ultimo numero della rivista.
Inserito anche il poster di Angelo Orazi facente parte dell’emissione.

A pagina 21 le pubblicità ai film Serpico e Come eravamo.

IN COPERTINA: Milan-Roma: aeroporto della Malpensa. Un Jumbo atterra tra la meraviglia dei viaggiatori che partono ed arrivano da tutto il mondo. Sono i tifosi della Roma, primi in Italia, al seguito della squadra del cuore con il maestoso jet.
Dopo il 2-0 di San Siro è proprio il caso di dire, senza nessuna malignità, che, mentre i “fans” giallorossi precorrono i tempi, gli uomini di Liedholm, che nella prossima stagione avrà una Roma da scudetto, viaggiano ancora sui rudimentali Dakota (ad elica)!

Giallorossi n. 29 – 20 gennaio 1974

Inauguriamo la pagina del 1974 con Giallorossi n. 29 – 20 gennaio 1974.
È il giro di boa di un anno calcistico non dei migliori, ma già dall’anno seguente, Nils Liedholm, farà intravvedere la sua idea del Calcio e che tra alti e bassi, un momentaneo cambio di allenatore (anzi due!) e di tanti giocatori, verrà fuori nei – pochi – anni successivi, quando la Rometta diventerà la Roma.
Tratteremo l’argomento in seguito, intanto, godiamoci questo numero e il suo poster che, guarda caso, è quello di Nils Liedholm.

IN COPERTINA: Renato Cappellini è l’uomo-gol della Roma. La serietà e l’attaccamento alla società giallorossa dell’ex nerazzurro sono una garanzia per il lavoro futuro di Nils Liedholm, che verrà confermato anche per la prossima stagione calcistica. Non vi è dubbio che Cappellini, con il suo fiuto sotto rete, rappresenti per la nostra società un’ancora di salvezza in attesa del “boom” che non potrà non venire.

Giallorossi n. 6 – 1° dicembre 1971

Passaggio di consegne (in copertina) tra capitani, da Cordova sul n. 2 a Santarini su Giallorossi n. 6 – 1° dicembre 1971 in linea da oggi.
Come per la precedente pubblicazione, è presente anche il poster del giocatore in copertina e le pagine sono 64.

A fra tre anni.

IN COPERTINA: Santarini ha debuttato in «azzurro» all’Olimpico. Trentunesimo giallorosso a vestire la maglia della Nazionale. La sfortuna dell’autogol non infirma Ia sua prestazione né il suo futuro In Nazionale.

Giallorossi n. 2 – 1° ottobre 1971

Come annunciato nell’articolo di Mercoledì scorso, oggi faremo un salto indietro nel tempo, torniamo al 1971 con Giallorossi n. 2 del 1° ottobre, in ottime condizioni e persino con il poster di Franco Cordova allegato.
Nel primo anno di vita della rivista, ogni numero si aggirava intorno alle 64 pagine (incluse le due del poster a centro pagina), va da sé che il PDF ottenuto è “impegnativo” in termini di caricamento, soprattutto se usate una connessione dati. Consigliamo una linea veloce.
A pagina 2 la pubblicita alle quattro versioni della berlina Fiat 124.
Buon fine settimana.

Opsss… stavamo quasi dimenticando, Lunedì saremo ancora da queste “parti”.

IN COPERTINA: Ciccio Cordova, disputerà quest’anno un campionato polemico sia con i tifosi che con se stesso, per via della sua strana posizione personale

Giallorossi n. 28 – 20 dicembre 1973

È Giallorossi n. 28 – 20 dicembre 1973 l’ultimo numero del 1973 ma, Venerdì prossimo, anziché passare al 1974 faremo un altro salto indietro nel tempo.
Tornando a questa pubblicazione è disponibile anche il poster di Piergiorgio Negrisolo in azione durante il derby del 9 dicembre 1973, perso per 2-1 e proprio lui fu il marcatore dell’unico gol per la Roma.

A pagina 7 la pubblicità al film “Il mio nome è nessuno” con Terence Hill e Henry Fonda e a pagina 33 quella di “Zanna Bianca” con Franco Nero.
Curiosità: l’impianto di registrazione/editazione video della Akai, venduto per Lit. 749.00 a pagina 22, ad oggi costerebbe poco più di € 10.000.

IN COPERTINA: Un albero di Natale per un anno migliore. È una speranza più che un augurio, è un desiderio che decine di migliaia di tifosi giallorossi auspicano possa concretizzarsi per una Roma che sappia così risorgere e competere alla pari con le “grandi”.
È un’illusione? Chissà!
La nostra copertina, oltre a simboleggiare la speranza di un ritorno alla pace in tutto il mondo, vuole esprimere un saluto particolare ai sostenitori giallorossi che anche nelle avversità sono più che mai vicini alla squadra.

Giallorossi n. 27 – 20 novembre 1973

È in linea Giallorossi n. 27 – 20 novembre 1973 con l’allegato poster di Francesco Rocca
La direzione del giornale passa da Remo Gherardi a Gabriele Tramontano, che lo dirigerà sino all’ultimo numero, mentre la direzione della Roma passa dal dimissionario Manlio Scopigno a Nils Liedholm.
Buona lettura e buon inizio di settimana.

IN COPERTINA: Giorgio Morini è oggi in una Roma che tenta disperatamente di conquistare un posto al sole, l’uomo di maggiore spicco sul piano tattico-tecnico. Generoso e autoritario Morini si batte dal primo all’ultimo minuto ricordando il Losi dei giorni migliori. Incredibili poi i gol che incassa l’undici di Scopigno: a Torino, un regalo a Pulici; con il Milan, un favore a Bianchi; con il Genoa 2 “attestati di simpatia” a Corradi e Simoni; sino al rigore di Foggia che ha condannato, ancora una volta, la Roma alla sconfitta, allorché il portiere Conti, in novanta minuti, non aveva effettuato nessun intervento.
Quando finirà? Quando Scopigno potrà avere a sua disposizione uomini decisi e attaccati ai colori sociali come Morini?
Ai nostri “Giallorossi”, pagati più di Rivera e Chinaglia, la risposta che tormenta Gaetano Anzalone e i suoi consiglieri.

Giallorossi n. 24 – 15 giugno 1973

Giallorossi n. 24 – 15 giugno 1973 è l’ultima pubblicazione per la stagione 1972/73 e vede in copertina Manlio Scopigno, allenatore del Cagliari Campione d’Italia 1969/1970, ingaggiato dalla Roma per la stagione 1973/74. Non durerà, ma lo vedremo nelle pubblicazioni seguenti.
Continua a non essere presente Il cammino della Roma (probabilmente nel suo ultimo capitolo) e nemmeno il poster della Primavera, ma, ci rifacciamo subito con quello di Angelo Domenghini che al momento della pubblicazione della relativa rivista (10 gennaio u.s.) non avevamo. Inoltre, in sostituzione dei poster delle due squadre inseriamo lo stesso la formazione della Roma 1973/74, ma nel formato cartolina. Chi cià una certa, come chi vi scrive, ricorderà queste cartoline in regalo nelle pubblicazioni dell’epoca (Giallorossi, Messaggero, Tempo, Momento Sera, etc.) e – raramente – in vendita in edicola. Oggi, vi proponiamo la squadra 1973/74 in una cartolina pubblicata da non si sa chi, ma fotografata da Tonti – Sport 42 e stampata da U. Pinto, tipolitografia famosissima anche nel campo discografico.

IN COPERTINA: Manlio Scopigno ha preso l’eredità dl Helenio Herrera, un’eredità pesante senza dubbio, ma la serietà e Ie capacità tecniche del nuovo allenatore sono certo garanzia di buon lavoro, anche in profondità, per una pronta ripresa della Roma.

Giallorossi n. 23 – 1° aprile 1973

Niente fascicolo Il cammino della Roma nel Giallorossi n. 23 – 1° aprile 1973, evidentemente quanto scritto nel sommario «… da conservare…» era preso alla lettera!
In compenso, abbiamo il poster di Aldo Bet che indossa una bellissima Chiappini bianca (la stessa che vedete in copertina)… maldestramente ricolorata in rosso!

IN COPERTINA: Ginulfi e Bet: sulla ritrovata «quadratura» delle difesa giallorossa sono presentate le speranze di ripresa della Roma. Il dogma di «prima non prenderle» potrebbe risultare prezioso in questa fase delicata e con una difesa solida alla spalle anche centrocampo ed attacco potranno giostrare con maggior tranquillità e rendimento. Soprattutto Bet, che il recente infortunio non gli ha permesso di essere convocato in azzurro, auguriamoci di ritrovare il giocatore degno della Nazionale.

Giallorossi n. 22 – 15 marzo 1973

Cominciamo bene la settimana inserendo il primo dei tre numeri che mancavano nel 1973: Giallorossi n. 22 – 15 marzo 1973 ci è stato gentilmente fornito dall’amico Aldo Bianconi, che ha messo a disposizione la sua quasi completa collezione di Giallorossi e i suoi poster, compresi gli introvabili manifesti giganti.
Purtroppo, mancano sia l’inserto Il cammino della Roma, che il poster (non sappiamo nemmeno quale sia, non essendoci l’annuncio in copertina!)
A proposito di anime belle, citiamo con piacere altri due amici, il primo è Giuseppe Belviso che, al già sostanzioso numero di poster che abbiamo accumulato in questi mesi di lavorazione al sito, ne ha aggiunti un’altra quarantina.
L’altro è Francesco De Santis che con le sue consulenze sulle maglie indossate dai giocatori è stato risolutivo a 360 gradi.
Visitate Questa maglia storica il sito dedicato alla sua collezione di maglie, è talmente bello che vi lascerà a bocca aperta… e questo al di là di ogni tifo.
Ne parleremo ulteriormente alla creazione della pagina dei crediti.

IN COPERTINA: Helenio Herrera, l’uomo che ha raggiunto i massimi traguardi nel corso della sua carriera, si trova per Ia prima volta contestato ed impegolato con la sua squadra nella lotta per la salvezza. Un cumulo di circostanze avverse e l’eterna confusione che ha sempre caratterizzato le gestioni dirigenziali della Roma, da alcuni anni a questa parte, sono, in parte causa di ciò. Se Anzalone, come sembra riuscirà nell’intento di formare una grande società e con essa una grande squadra, allora anche Herrera potrà far rifulgere Ie sue doti, riconosciute in tutto il mondo.